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Trentino-Alto Àdige.

Regione (13.607 kmq; 932.055 ab.) a statuto speciale dell'Italia nord-orientale. Confina a Nord con l'Austria, a Est e a Sud con il Veneto, a Ovest con la Svizzera e la Lombardia. Capoluogo: Trento. Amministrativamente è divisa in due province: Trento e Bolzano. ║ Autonomia: l'autonomia della regione è regolata dallo Statuto, approvato con L. 26-2-1948 cui sono state apportate successivamente delle modifiche, nel rispetto dell'accordo De Gasperi-Gruber del 5-9-1946; nel testo era prevista anche la concessione di particolari poteri locali alle due province di Trento e Bolzano, sensibilmente ampliati in seguito alla riforma del 1971, con la quale sono aumentate le competenze delle province e si è attuata una maggiore separazione tra queste e la regione. Sebbene il capoluogo del T. sia Trento, l'attività del Consiglio regionale si articola in due sessioni di pari durata, che si svolgono alternativamente a Trento e a Bolzano. Lingua ufficiale è l'italiano, ma il tedesco è parificato nella regione; nella provincia di Bolzano ai cittadini di lingua tedesca è concesso di utilizzare la loro lingua nei rapporti con gli uffici giudiziari e con la pubblica amministrazione. L'uso della sola lingua italiana è riservato agli ordinamenti di tipo militare. L'istruzione nella provincia di Bolzano viene impartita nella lingua materna fino alla seconda classe elementare, dopo la quale è obbligatorio seguire i corsi anche nell'altra lingua. Gli organi della regione sono il Consiglio regionale, che consta di 70 consiglieri, eletti con sistema proporzionale, in carica per cinque anni; la Giunta regionale, i cui membri sono eletti in seno al Consiglio regionale; il presidente della Giunta regionale, eletto in seno al Consiglio regionale. All'inizio degli anni Novanta è stato raggiunto un pieno consenso sull'intera normativa per la regione, che ha posto fine a un lungo periodo in cui non sono mancate tensioni tra la comunità di lingua italiana e quella di lingua tedesca, e in cui si sono verificati talora anche episodi di terrorismo. ║ Popolazione: la divisione della regione in due province autonome è legata alla sua composizione etnico-linguistica: la popolazione del Trentino è di lingua italiana, mentre quella dell'Alto Adige è in prevalenza di lingua tedesca. Vi sono, poi, zone montane in cui si parla ancora oggi il ladino (Valli di Fiemme, di Fassa, Gardena, Badia). Negli ultimi decenni il T. ha conosciuto una continua espansione demografica; al più intenso popolamento del fondovalle urbanizzato e industrializzato si contrappone però lo spopolamento delle zone montane. • Geogr. - V. ALTO ADIGE e TRENTINO. • Econ. - Il T. presenta uno sviluppo economico di buon livello, che ha tra i suoi indicatori un reddito individuale superiore alla media nazionale. La produzione agricola e forestale rappresenta il 5% circa del valore regionale complessivo. La regione si contraddistingue per la produzione di mele (di cui detiene il primato nazionale) e di legname da lavoro; si segnalano, inoltre, le produzioni di frutta, segale, patate, vini pregiati, e l'allevamento bovino. L'industria, favorita dalla cospicua disponibilità di energia elettrica, è attiva soprattutto nei settori siderurgico, metallurgico, meccanico, chimico, agroalimentare, cartario, del legno, dei materiali da costruzione. Nella regione esiste un fiorente artigianato: del legno (soprattutto lavori di intaglio), dei mobili, dei tessuti, del ferro e del rame battuto. Il settore terziario incide nella misura dei due terzi sul reddito complessivo regionale. Grande importanza nell'economia regionale assume il turismo, favorito dalle eccellenti strutture alberghiere e sportive (sciistiche); tra le più rinomate località ricordiamo Sesto di Pusteria, Dobbiaco, Corvara, La Villa, San Cassiano, San Vigilio di Marebbe, Ortisei, Canazei, Cavalese, Moena, Alpe di Siusi, San Martino di Castrozza. Accanto al turismo di carattere ricreativo, si è andato diffondendo il turismo congressuale, che può contare su grandi complessi ricettivi (come il Kursaal di Merano o il palazzo dei Congressi di Riva del Garda). Importanti per il turismo, così come per gli scambi commerciali, sono le comunicazioni: la rete stradale è incentrata sull'autostrada che unisce Modena-Campogalliano con il passo del Brennero (A 22), consentendo un diretto collegamento con l'Austria. • St. - V. ALTO ADIGE e TRENTINO. • Arte - Insigni testimonianze artistiche del periodo alto-medioevale sono la chiesa di San Benedetto a Malles Venosta (secc. VIII-IX), con pitture carolinge e resti di stucchi dello stesso periodo, e la chiesa di San Procolo presso Naturno (secc. VIII-IX). Il duomo di Trento, dai caratteri prevalentemente lombardi, è il monumento di maggior rilievo dell'età romanica; al XIII sec. risale la collegiata di San Candido, a tre basse navate. Tra le opere pittoriche del periodo romanico spiccano gli affreschi dell'abbazia di Santa Maria di Burgusio (1160-1200) e gli affreschi di Castel d'Appiano, in cui si colgono gli influssi dell'arte ottoniana e bizantina. Caratteristici dell'epoca gotica, che conobbe le maggiori realizzazioni a Bolzano, sono due tipi di costruzioni che risentono sensibilmente dell'influsso nordico: l'Hallenkirche, a tre navate di uguale altezza, separate da pilastri piuttosto sottili, e la chiesa a navata unica, coperta da un'ampia volta con un complesso intreccio di nervature. Degno di menzione è il Castel Roncone, decorato con affreschi, prevalentemente in terra verde, a soggetto profano (Storia di Tristano e Isotta). Nei secc. XV-XVI ebbe grande fortuna nella regione l'arte dell'intarsio ligneo (esercitata anche da Michael Pacher, il maggiore artista della regione). Piuttosto tardiva fu la diffusione nella regione dello stile rinascimentale, cui si mescolarono sovente elementi gotici, come nelle chiese di Cles e Civezzano (XVI sec.). Trento ospita alcune delle opere più significative di quest'epoca: la chiesa di Santa Maria Maggiore, il palazzo del Municipio, il palazzo Tabarelli, alcune parti del castello del Buon Consiglio (con influssi veneziani). Uno stile locale, caratterizzato dalla mescolanza di elementi italiani e nordici, si affermò, invece, in Alto Adige (in particolare nella zona detta “di Oltradige”). L'età barocca vide l'affermazione degli influssi lombardi in Trentino, e di quelli nordici in Alto Adige; qui, nel Settecento, prosperò un nuovo stile barocco leggero e dinamico, caratterizzato da strutture movimentate e decorazioni policrome. Si ricorderanno, tra le numerose realizzazioni, le decorazioni delle chiese di Gries, Colle Isarco e Vipiteno, e i rifacimenti dei conventi di Novacella e di Sabiona.
Cartina del Trentino Alto Adige

Trento: il castello del Buonconsiglio

Panorama di Cavalese (Trento)

Panorama di Moena (Trento)

Panorama di Bolzano

Il fiume Isarco presso Bressanone (Bolzano)

Veduta di Riva del Garda

Panorama di Corvara (Bolzano)